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ANACAM 2024: Occhiali e matita per leggere i dati e disegnare i processi

Durante la 53ª Assemblea Nazionale ANACAM, José Maria Compagni, Dante Pozzoni e Stefano Vitale hanno analizzato lo stato di salute delle imprese del comparto ascensori con un confronto tra PMI operanti in Italia e in Spagna.

José Maria Compagni, segretario generale dell’associazione spagnola FEPYMA, omologa di Anacam e membro di EFESME, ha spiegato che il mercato spagnolo degli ascensori presenta delle caratteristiche simili a quello italiano, con un numero consistente di imprese indipendenti che detengono una quota significativa del mercato principalmente nel settore dei servizi.

Compagni ha anche illustrato le novità introdotte dal Regio Decreto  355/2024 (entrato in vigore il 1° luglio 2024, ndr) che regola la messa in servizio, la modifica, la manutenzione e l’ispezione degli ascensori, nonché l’aumento della sicurezza del parco ascensori esistente in Spagna.

Pozzoni ha tratteggiato il quadro del settore ascensoristico in Italia, sottolineando come da noi le aziende che si occupano di servizi siano il triplo rispetto a quelle in Spagna con la conseguenza di una concorrenza spietata sul nostro mercato.

Stefano Vitale, infine, ha sottolineato l’importanza non solo di raccogliere i dati ma anche di saperli leggere e intrepretare. Da qui il titolo dello spazio: bisogna indossare gli occhiali per guardare i dati e occorre usare la matita per ridisegnare i processi. In base ad alcune analisi effettuate da Vitale e Pozzoni, emerge che un’azienda su tre ha un software gestionale generico, quindi usa un software di contabilità che va bene per chiunque, non usa nulla o addirittura usa Office per gestire le fatture. Secondo una stima di Vitale e Pozzoni, il fatturato di chi utilizza un software specifico per ascensoristi è il doppio rispetto a quello di chi utilizza un software generico così come che chi utilizza un’applicazione specifica per la gestione del ciclo di manutenzione ha un fatturato maggiore del 20% rispetto a chi non la utilizza.

Solo un’azienda su 4 fornisce dati tramite portale web ai propri clienti mentre per quanto riguarda i rapportini delle attività di manutenzione è emerso che solo un’azienda su 5 ha un processo totalmente automatico.

 

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