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Settore in cifre

Il settore della manutenzione ascensori in Italia ha alcune caratteristiche peculiari:

  • una forte presenza di norme di sicurezza (in fondo trasportiamo passeggeri senza conducente);
  • una presenza di quattro aziende multinazionali con un ruolo importante soprattutto nel settore nuovi impianti;
  • un numero di impianti in esercizio secondo solo alla Cina, anche se non esiste un dato ufficiale;
  • una presenza di circa duemila aziende, quasi sempre familiari, di seconda e spesso terza generazione.

È evidente come le PMI siano maggiormente “portate” al servizio di manutenzione, dove possono esprimere al meglio le loro caratteristiche peculiari: serietà, passione, competenza, vicinanza al cliente e all’utente. Il rapporto che si instaura fra il loro personale, spesso cresciuto e rimasto in azienda per decenni, e gli impianti gestiti è quasi personale: parlano del “mio” impianto, anche se realmente l’impianto è solo affidato alla loro cura.

A supporto delle loro necessità, esiste una rete di oltre duecento produttori di componenti, con un fatturato di circa 1,3 miliardi, che consentono quella rapidità di intervento che li contraddistingue e quell’innovazione di prodotto indispensabile per rimanere aggiornati alle moderne tecnologie.

Anche questa categoria presenta notevoli differenze dimensionali e di prodotto/servizio; in molti casi ci sono aziende che esportano oltre la metà del loro fatturato, mentre per altre aziende non è la dimensione, ma la tipologia del servizio prestato a renderle attrattive.

Complessivamente possiamo valutare che il mercato “indipendente” valga circa 2,5 miliardi, impiegando 15 mila operatori, quasi tutti con autorizzazione prefettizia alla professione.

L’azienda media può avere un fatturato annuo di circa un milione di euro, realizzato con otto collaboratori, spesso integrati dal lavoro diretto dell’imprenditore, vero motore della sua impresa e vera chiave del successo della stessa.