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ANACAM 2023: una tavola rotonda su accessibilità e inclusione

Nel corso della 52a Assemblea nazionale Anacam si è tenuta una tavola rotonda sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sull’accessibilità degli edifici in Italia, moderata da Michele Mazzarda. Hanno partecipato al dibattito Daniela Rondinelli, parlamentare europea; Stefano Maiandi, presidente FIABA Onlus; Roberto Cuccioletta, ingegnere progettista, membro della Commissione abbattimento barriere architettoniche dell’Ordine degli Ingegneri di Roma; Piero Mosanghini, vicepresidente Anacam.

Il dirigente responsabile della divisione 7 “Politiche abitative e programmi per la riduzione del disagio abitativo” della DG Direzione generale per l'edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Barbara Acreman  era collegata da remoto mentre il senatore Marco Silvestroni, che non è potuto intervenire per sopraggiunti impegni istituzionali, ha inviato un video in cui ha sottolineato l’urgenza di un Testo Unico per l’Accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche per garantire a tutti pari dignità e libertà.  

Il tema dell’accessibilità, ha spiegato Mazzarda, è da sempre molto sentito visto che in Italia, secondo l’Istat, su 12 milioni di edifici residenziali solo 462 mila hanno l’ascensore.

Mazzarda ha, quindi, sottoposto all’attenzione di Barbara Acreman l’esigenza di aggiornare il DM 236/89 relativo all’accessibilità degli edifici perché non più allineato al corrente stato dell’arte. Il dirigente ha spiegato che l’intenzione del Ministero e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è di organizzare a breve un tavolo tecnico interistituzionale con i protagonisti del settore, a partire dall’INAIL, per poter fare chiarezza e arrivare a nuove norme interpretative molto più adeguate alla situazione attuale che siano di supporto alle aziende ascensoristiche e che garantiscano ai cittadini l’accessibilità in sicurezza.

Stefano Maiandi ha aggiunto che il diritto all’accessibilità riguarda la totalità della popolazione e non solo le persone con disabilità. Ringraziando Anacam “per il supporto condiviso nel quotidiano”, il presidente di FIABA ha spiegato che il bonus 75% è un bonus sociale e che bisogna lavorare per costruire l’inclusione totale per le generazioni future.

Daniela Rondinelli ha fatto riferimento alla Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030, che cammina di pari passo con la Convenzione dell’ONU, attraverso la quale la Commissione europea intende migliorare la vita delle persone disabili eliminando qualsiasi tipo di barriera. Il tema dell’accessibilità agli edifici pubblici e privati è, dunque, una delle priorità delle politiche europee. Il settore ascensoristico italiano deve essere messo nella condizione di contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità.

Sollecitata da Mazzarda sul tema della carenza di giovani da impiegare nel settore, l’eurodeputata ha sottolineato che a livello europeo si sta sostenendo la necessità di rivalutare dei mestieri che in Italia si stanno perdendo, che è appunto il tema dell’artigianato e delle figure professionali specifiche. Politica, Istituzioni e mondo imprenditoriale devono lavorare insieme per rilanciare gli istituti tecnici e professionali che negli ultimi anni sono avvertiti come formazione di serie B e che invece devono essere opportunamente valorizzati.

Tornando al tema dell’accessibilità, Roberto Cuccioletta ha sottolineato che la distinzione esistente tra la EN 81-20, che riguarda gli ascensori, e la EN 81-70, che riguarda gli ascensori che devono trasportare persone con disabilità, dovrebbe essere annullata in un’ottica di revisione della norma per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La progettazione universale, infatti, punta alla sviluppo di soluzioni che siano fruibili dal maggior numero di persone, compresi anziani, persone con disabilità temporanee o permanenti e normodotati.

Piero Mosanghini ha, infine, fatto il punto sulla convezione per l’accesso e la gestione dei crediti di imposta derivanti da sconto in fattura stipulata da Anacam con Deloitte e Intesa Sanpaolo, referenti di assoluto spessore e professionalità. Con il rinnovo della convenzione a novembre 2022, che scade il 31 dicembre 2023, è stato fissato un nuovo plafond pari a 140 milioni. Anacam sta lavorando al rinnovo della convenzione anche per il 2024. Le imprese associate attive su xBonus, la piattaforma utilizzata per la cessione del credito, sono circa 250. Le pratiche lavorate a giugno 2023 sono oltre 13 mila (l’81 riguarda i privati e il 19% i condomini). Il valore totale delle pratiche è stato di circa 283 milioni di cui solo 50 milioni riguardano il bonus 50%. Il valore del credito ceduto a Intesa Sanpaolo è stato di circa 200 milioni di cui circa 25 milioni riguardano il bonus 50%. Le pratiche, a giugno 2023, sono state 3.400, il valore del credito ceduto per il 2023 è di circa 45 milioni e il plafond ancora disponibile è quindi di 94 milioni.

Mosanghini, in chiusura dell’intervento, ha sottolineato che nell’utilizzo dei bonus la parte del leone l’hanno fatta i costruttori, i produttori e gli installatori di poltroncine e servoscale. Questo a conferma del valore sociale dei bonus che hanno consentito a delle persone fisiche, che diversamente non avrebbero potuto permetterselo, di poter ritrovare una libertà di movimento nella propria abitazione.