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Bonus barriere architettoniche: in una lettera aperta sul Corriere della Sera Anacam chiede il ripristino dello sconto in fattura

Oggi, venerdì 19 aprile, è stato pubblicato sul Corriere della Sera una lettera aperta di Anacam in cui si “esprime profonda preoccupazione per il DL 29 marzo 2024, n. 39 che revoca la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura anche per il bonus “barriere architettoniche” ad appena un mese di distanza dalla conversione in legge del DL 29 dicembre 2023, n. 212”.

“La verità – si legge ancora nella lettera aperta – è che il bonus 75%, nato come bonus sociale per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e degli anziani, non dovrebbe essere considerato semplicemente un “bonus edilizio”.

La visione che considera solo i numeri e il “deficit”, cui peraltro il bonus barriere architettoniche ha contribuito con cifre assolutamente trascurabili per quanto concerne la spesa per eliminare le barriere verticali (scale, rampe, ascensori, piattaforme e pedane elevatrici, servoscala), ignora la realtà quotidiana di migliaia di cittadini che affrontano barriere architettoniche insormontabili nei loro condomini e nei luoghi pubblici. In Italia, circa il 24% della popolazione è composto da ultra sessantacinquenni; quanti di loro vivono in condizioni simili a un domicilio coatto a causa dell’assenza di ascensori e rampe di accesso?

Questo è un pressante invito alle Istituzioni politiche a considerare attentamente le conseguenze della soppressione dello sconto in fattura per il bonus barriere e a comprendere come tale scelta potrebbe influire sulla vita quotidiana di coloro che affrontano difficoltà nel movimento e nel godere pienamente degli spazi abitativi e di vita. Inoltre, questa scelta penalizza un comparto nel quale molte aziende hanno già investito risorse e assunto personale per soddisfare la crescente domanda di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici generata dall’agevolazione fiscale.

In questo contesto, Anacam è a disposizione del Governo per avviare un confronto costruttivo e condiviso, visto il ruolo fondamentale della filiera ascensoristica nella promozione dell’accessibilità in Italia, e auspica che si lavori per trovare soluzioni efficaci e sostenibili, in collaborazione con gli stakeholder del settore e i rappresentanti delle associazioni di cittadini interessati”.

Anacam ha partecipato alle consultazioni della 6a Commissione Finanze e Tesoro del Senato inviando un contributo scritto in cui si chiede l’abrogazione dell’art. 1 comma 4 del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39 perché solo mantenendo lo sconto in fattura e la cessione del credito chi ha disponibilità finanziarie e capacità fiscale limitate, condizione molto diffusa tra le persone fragili e anziane, potrà migliorare l’accessibilità agli edifici che ne sono sprovvisti.

lettera aperta sul corriere della sera